Una serata tesa e non senza polemiche per il confronto tra i candidati sindaco della città, che si è svolta giovedì 23 al cinema Paolo Grassi di Tradate. L’iniziativa, organizzata da Varesenews, La Settimana e La Prealpina, e moderata da Marco Giovannelli, ha visto la partecipazione di oltre 300 persone, tra cui moltissimi giovani, che hanno assistito a un confronto all’americana: candidati in piedi che hanno risposto alle domande e presentato video con i loro sponsor. Di seguito la registrazione integrale della serata:
Erano presenti tutti e quattro i candidati: Giuseppe Bascialla, sostenuto da Lega, Forza Italia, Movimento Prealpino con Fratelli d’Italia: Mauro Prestinoni sostenuto da Partito Democratico e dalla lista civica Noi Abitiamo Tradate; Alfio Plebani con la lista civica Innovazione Civica; Laura Cavalotti con la lista civica Partecipare Sempre.
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Il momento di maggior tensione (minuto 25 della registrazione) si è verificato poco dopo l’inizio quando una delle domande, che si basava su degli argomenti proposti dagli stessi candidati, ha toccato il tema della corruzione nell’amministrazione pubblica, in seguito ai fatti che si sono verificati nelle scorse settimane in Regione Lombardia e a Legnano. Ci sono state contestazioni in sala, ma poi la serata è proseguita con la presentazione dei video dei candidati sindaco (minuto 46 della registrazione, con gli sponsor che indicavano perché votare il proprio candidato) e con le “domande incrociate” (a 1 ora e 22 della registrazione), ovvero ogni candidato poteva scegliere un altro candidato a cui fare una domanda.
La serata si è poi chiusa dopo due ore di confronto, con l’appello dei candidati che hanno risposto alla domanda: “Perché è bello vivere a Tradate” (1 ora e 33 della registrazione).
Complimenti alla sig.ra Cavalotti dimostratasi la più preparata e competente.
Al contrario il dott. Bascialla impreparato e maleducato nei confronti del pubblico e del giornalista.
Si nei confronti del pubblico perché ha preferito fare polemica invece di rispondere alla domanda sulla corruzione