È arrivato poco prima di mezzogiorno a Morosolo, al Circolo Famigliare (Bar Riarma Caffè) per augurare buona fortuna al candidato sindaco appoggiato anche dalla Lega.

In un’ultima giornata di campagna elettorale carica di incontri, eventi, appuntamenti in giro per tutta Italia, Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e numero due della Lega, si è ritagliato qualche minuto per fare un salto dall’amico Mirko Reto, militante leghista da anni e candidato sindaco a Casciago.

Qualche battuta, i complimenti per la «dose di sana follia» che ogni candidato nei piccoli Comuni mette in pista in occasioni del genere, un “in bocca al lupo” alla squadra di Reto per questa «missione impossibile, che però tanto impossibile non è, basta vedere quello che hanno fatto Salvini e la sua banda di quattro ragazzotti che sono partiti con niente e ora stanno provando a cambiare l’Italia» e poi partenza verso un altro appuntamento: «Ho promesso a tutti di tornare in caso di vittoria, ogni incontro dei circa 400 fatti in queste settimane. Spero di tornare anche a Casciago», ha chiosato Giorgetti, che ha trovato il tempo di scambiare qualche battuta sulla realtà casciaghese, ricordando la bellezza della chiesetta di Sant’Eusebio e scambiando due parole con il papà dell’arbitro Minelli, fischietto professionista cresciuto proprio a Morosolo.

Silenzio sui temi di politica nazionale: alla domanda su cosa succederà dopo il 27 maggio, Giorgetti ha glissato senza affrontare l’argomento, seguito a ruota dai candidati di Casciago che hanno chiesto di non parlare di temi nazionali, ma concentrarsi sulla “corsa” locale.

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