Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del gruppo ‘Progetto per Gorla + Viva’ a proposito delle vasche di laminazione del canale Fontanile, in risposta a quanto dichiarato dalla maggioranza:

“In risposta ad alcune dichiarazioni apparse sulla stampa, ci teniamo a precisare che:
Belloni si è sempre opposto alla discarica di Gorla Maggiore e di questo ne sono testimoni anche i fondatori del Cipta nato proprio nel 1996 per battersi contro questa situazione.

Tavolo di concertazione: in un passaggio il Sindaco scrive “a quel punto si rese necessario un tavolo di concertazione con tutti i comuni dell’asta del Fontanile per cercare di spingere regione Lombardia a prendere in carico la faccenda”.

Chiediamo al signor Sindaco di mostrarci il verbale redatto da tale tavolo al fine di verificare quali fossero i comuni presenti, quanto detto da tutti e quanto stabilito dagli stessi, così i gorlesi potranno leggere e capire con quale spirito di collaborazione e di solidarietà si siano mossi anche gli altri comuni per sostenere parte delle criticità provocate dal Fontanile che presumibilmente passa anche sul loro territorio e visto che ad alcuni comuni l’allora sindaco Migliarino ha elargito, in base alla L.R. 31/2008, fondi provenienti da compensazioni ottenute dalla Cava Holcim che opera sul nostro territorio.

– Amici: a proposito di amici in Regione Lombardia, come mai anche l’Amministrazione Migliarino ha ottenuto prima 1.250.000 € e poi 5.500.000 € dalla stessa Regione? si deve dedurre che avesse più amici di Belloni in Regione?

Manutenzione delle opere : scrive il sindaco che “L’amministrazione comunale non sarà mai chiamata a intervenire con risorse economiche che peraltro non saranno mai alla sua portata”.

Buona a sapersi che non saranno mai alla portata del comune di Gorla Minore, però ci spieghi comunque chi si farà carico :

1) dei costi di escavazione e di smaltimento dei fanghi, che ammonteranno ogni volta a circa 40.000 euro, problema sollevato anche in sede di Conferenza dei servizi svolta in data 20.02.2014 da parte della provincia di Varese. Come si elegge nella relazione Generale del Progetto definitivo ‘Intervento di completamento della vasca di spagliamento del torrente Fontanile di Tradate in comune di Gorla Minore

2) dei costi dell’Enel per tutti i sistemi per il funzionamento degli strumenti di misura e gli apprestamenti di sicurezza previsti, ad esempio a pag ( pag. 59 della Relazione Generale Progetto definitivo) si legge “Per agevolare le attività di controllo e vigilanza, verranno riposizionati due pali di illuminazione ed installato ex novo un terzo. Anche l’illuminazione (compresa quella predisposta nel I lotto) verrà alimentata con corrente elettrica

3) dei costi previsti al punto 9 della Relazione paesaggistica- forestale per le opere di manutenzione che così scrive:

9.1 Manutenzione successiva

Il mantenimento in funzione dell’opera nel tempo richiede che siano correttamente svolte le operazioni di manutenzione. Di seguito si riporta un elenco delle principali azioni manutentive previste.

  • Scerbature e ripristino delle conche di impianto, della verticalità delle piante e dell’interramento degli apparati radicali (rincalzo) ed eventuale sostituzione di tutori, biodischi e reticelle antiroditore e sostituzione fallanze (Frequenza: Annualmente – per i primi 3 anni -)
  • Irrigazione con distribuzione di almeno 40 litri a pianta (Frequenza: 21 volte nei primi 3 anni, all’occorrenza in caso di stress idrico.1 volta in media all’anno per gli anni successivi)
  • Sfalcio delle superfici prative decespugliamento localizzato con eliminazione delle piante infestanti presso i nuovi impianti (6 volte nei primi 3 anni, 1 volte l’anno per gli anni successivi;
  • Difesa da fitopatie (All’occorrenza)

Tutta questa distruzione del nostro territorio ha risolto definitivamente il problema? No!
Eccovi quant o viene scritto nella relazione generale – progetto definitivo:

Punto 10.4 Considerazioni conclusive

In conclusione si evidenzia come l’efficacia del funzionamento del sistema sia fortemente influenzata dalla capacità filtrante del fondo vasca e quindi dalla frequenza delle operazioni di manutenzione dell’opera. La realizzazione dei pozzi disperdenti dovrebbe garantire anche nell’ipotesi di completa impermeabilizzazione del fondo a causa del deposito di limo uno svuotamento, seppur lento, dell’invaso così da renderlo disponibile per successivi eventi di piena.

Tuttavia sulla base dell’esperienza maturata sia sulle opere di 1° lotto che su altre vasche che hanno come unica via di svuotamento la dispersione nei terreni, si riscontra nel tempo una riduzione dell’efficienza di scarico del sistema. Tale situazione è aggravata dal fatto che, anche in assenza di eventi meteorici, il corso d’acqua trasporta una notevole quantità di materiale fine che ha lunghissimi tempi di deposizione.

Gli accorgimenti previsti nel campo pozzi consentiranno sicuramente di limitare l’infiltrazione di materiale fine nei pozzi, tuttavia andrà svolto un monitoraggio attento dell’efficienza di questi ultimi nel tempo, vista l’elevata variabilità di efficienza al variare della permeabilità del terreno in prossimità dei manufatti, ovvero della presenza di materiale fine trasportato dall’acqua all’interno del pozzo.

Si ritiene quindi importante ribadire, come già evidenziato nello studio di fattibilità del 2009, che rimane auspicabile individuare un corso d’acqua di recapito non tanto durante gli eventi di piena, quanto a garanzia di uno svuotamento delle vasche fine evento, nonché in grado di ricevere la portata ordinaria di poche centinaia di li tri secondo in arrivo con continuità dal corso d’acqua. Queste portate, delle quali nelle successive fasi progettuali si cercherà di individuare la provenienza, in alternativa, qualora possibile andranno indirizzate verso altro recapito al fine almeno nell’ordinario di non far lavorare l’invaso”.

A proposito di quest’ultimo paragrafo, ci piacerebbe sapere a che punto è quanto affidato con determinazione Nr. 421 del 07/10/2014 Area Lavori Pubblici e Manutenzione ad oggetto “Progettazione preliminare degli interventi di “Scarico delle aree di spagliamento del torrente fontanile di Tradate del torrente Bozzente” e di “Scarico di emergenza delle aree di spagliamento del torrente Fontanile di Tradate all’interno della cava Holcim”.

Quindi non solo parole, parole, ma ci sono anche scritti che rimangono e che tutti possono leggere.

(Questo l’articolo citato da ‘Progetto per Gorla + Viva’ con le argomentazioni della maggioranza: https://elezioni2019.varesenews.it/2019/05/21/vasche-di-laminazione-fontanile-landoni-spiega-le-scelte-dellamministrazione/ )