Alle 17.30 per il Viminale i risultati del voto a Maccagno con Pino e Veddasca ancora non sono arrivati: “zero sezioni su cinque”. Invece da almeno mezz’ora alle scuole del paese era tutto un far di conto coi cellulari usati come calcolatrici. Alla fine le prime somme parlavano di Fabio Passera avanti di tre voti poi di uno. Alla fine è arrivata la parola che nessuno si aspettava: parità.

Si tratta di uno scenario irrazionale per le elezioni comunali che devono decretare un vincitore, ma questo sembra essere accaduto. Il dato gira intorno a un numero di voti uguale per entrambe i contendenti: 802 a 802. Ora lo scenario è quello di un ballottaggio tra quindici giorni senza voto di preferenza ma con soli due nomi scritti sulla scheda: Fabio Passerà e Davide Compagnoni.

Sul piano del l’analisi del voto un primissimo bilancio parla di centinaia di voti sottratti dalla minoranza all’attuale sindaco, circa 400: molto forte è stato il voto per la lista di Compagnoni nelle due sezioni di Maccagno e Maccagno superiore, la uno e là due, mentre le Valli hanno premiato Passera. La sfida, sull’Alto Lago, non è ancora finita.