(d. f.) La sfida elettorale più attesa in Valcuvia per questa tornata amministrativa 2019, quella per il Comune di Cuveglio, ha visto prevalere in modo più marcato del previsto Francesco Paglia su Marco Magrini, due volti molto noti per quanto riguarda la politica locale, tanto da essere stati entrambi presidenti di Comunità Montana.

Paglia, ex  sindaco di Duno (si è dimesso proprio per poter “correre” a Cuveglio) e “figlio d’arte” (il padre Pietro fu sindaco di lungo corso della cittadina), ha guidato la compagine “Prospettiva Popolare” al 53,7% con 921 voti, 127 in più di quelli ottenuti da Magrini (che invece è ex sindaco di Cassano Valcuvia ed è l’attuale vicepresidente della Provincia), fermatosi a quota 794 preferenze con la sua lista “Cuveglio al Centro”, ovvero il 46,3%. Un testa a testa che si preannunciava serrato alla vigilia, senza un vincitore già scritto, che alla fine ha premiato Paglia in modo, come detto, più netto di quanto ci si aspettasse da una campagna elettorale serrata.

«Devo prima di tutto ringraziare gli elettori per la fiducia ma anche chi ci ha sostenuto e chi è stato presente al nostro fianco in questo periodo – spiega un sorridente Paglia pochi minuti dopo l’ufficialità del risultato – Un periodo in cui abbiamo messo a fuoco le problematiche del paese sulle quali dovremo lavorare. La prima mossa sarà quella di orientare l’azione in tre filoni: verificare la struttura organizzativa del comune, affrontare le urgenze strutturali (Paglia cita ad esempio l’acquedotto, la fognatura ma non solo) e fare sistema con i Comuni circostanti e le associazioni locali così da dare il via al rilancio di Cuveglio. E poi non dimentichiamo che questo voto cambierà gli equilibri in Comunità Montana, ente in cui si decide come gestire l’intera valle, un aspetto cui teniamo molto. A noi interessa creare un vero “corpo sociale” in paese, lo abbiamo detto ai cittadini e credo che questa sia stata la molla che ci ha fatto vincere le elezioni». [lefoto id=740616]

Accanto a Paglia e ai suoi collaboratori festeggia anche Giorgio Piccolo, il primo cittadino uscente che ha scelto di non ricandidarsi in questa tornata ma che ha appoggiato attraverso i suoi collaboratori il nuovo sindaco. Piccolo, presente ai seggi, è tra i primi a complimentarsi sia in privato sia davanti alla stampa: «Sono soddisfatto del risultato perché la mia giunta al completo era inserita nella lista di “Prospettiva Popolare” e quindi la gente ha scelto la continuità con la nostra amministrazione: sono profondamente convinto che Paglia e la sua compagine lavoreranno per il bene della comunità».

Magrini, il candidato sconfitto, non era quest’oggi ai seggi posizionati nelle aule delle Scuole Secondarie; non manca però il commento da parte degli esponenti di “Cuveglio al Centro”, con Nicolò Alagna a fare da portavoce insieme ai più giovani Sabrina Riva, Laura Valera, Matteo Castelli e Matteo Rossi. «Ci dispiace per il risultato, ma possiamo dire che hanno vinto in maniera democratica i cittadini che hanno votato».

E chissà che sul risultato finale non abbia inciso il voto alle Europee, con la Lega che a Cuveglio ha superato il 55% delle preferenze e con Paglia che è stato sostenuto direttamente da alcuni importanti esponenti del partito come Fontana o Candiani (pur non avendo riferimenti diretti nel simbolo). L’impressione di fondo è che qualche equilibrio sia stato spostato, ma è difficile valutare quale possa essere stato l’impatto collettivo. «Qui si è fatto un discorso civico e non politico» spiega Alagna, portavoce della lista sconfitta la cui lettura è simile a quella di Paglia in questo caso: «Tra l’aspetto locale e quello della politica nazionale c’è un grande divario ed è difficile tracciare parallelismi tra i due voti. Credo però sia interessante per la comunità avere riferimenti importanti e a questo proposito mi ha fatto molto piacere la telefonata che ho ricevuto da Attilio Fontana pochi minuti dopo la mia elezione».