E’ facoltà di ogni elettore: recarsi alle urne e rifiutare di ritirare quella o quelle schede per le quali non si intende esercitare il proprio diritto al voto.
Un gesto simbolico, che può talvolta coincidere con la volontà di far verbalizzare i motivi del rifiuto: più frequente scelto come protesta verso la politica nazionale, molto meno quando si parla di Elezioni amministrative, soprattutto nei paesi di piccole dimensioni.

A Gornate Olona, nel seggio 1, domenica è però avvenuto proprio questo: il presidente di seggio ha infatti comunicato che una cittadina si è recata alle urne, è stata registrata, ha preso la scheda relativa alle Elezioni europee, ma ha rifiutato quella per l’elezione del sindaco del suo paese.

Cosa ci sarà stato alla base di un tale gesto? Una polemica verso l’Amministrazione uscente? Una critica nei confronti dell’istituzione comunale? Il non apprezzamento per i due candidati che correvano per la carica di sindaco?
Qualsiasi sia stata la sua motivazione, il gesto rientrava nei suoi diritti: ciò nonostante causa almeno un po’ di stupore, soprattutto riflettendo sulle dimensioni del paese e sul fatto che, in fondo, in realtà tanto piccole ci si conosce un po’ tutti.

Abbiamo comunque pensato di chiedere al neo-eletto sindaco Paolino Fedre, un parere sull’accaduto: “In realtà non ero stato informato – confida – il rifiuto della scheda rientra nei diritti degli elettori, pertanto è un gesto che va rispettato. Da parte mia, e ci tengo a sottolinearlo, c’è però la volontà di essere il sindaco di tutti: sia di chi mi ha votato, sia di chi ha scelto gli avversari, sia, come in questo caso, di chi ha scelto di non votare. Penserò al bene della comunità intera e in ogni momento ci metterò tutto il mio impegno, senza badare al fatto che un cittadino mi possa aver scelto o possa aver preferito la controparte”.

In questi primi giorni ci sono state alcune situazioni spiacevoli, come racconta Fedre: “So bene che una parte di Gornate non ha accettato la nostra vittoria: un cittadino si è rivolto a me dicendomi: ‘Cosa vi è saltato in mente a candidarvi?’ . Un’esternazione poco gentile davvero – commenta il sindaco – alla quale però ho preferito rispondere con ironia ‘Se avrò bisogno di un consiglio certamente mi rivolgerò a Lei’. Non importa – chiude Fedre con diplomazia – le critiche ci saranno sempre, ma noi cercheremo di impegnarci ogni giorno per il bene della collettività”.

Fedre parla anche del rapporto con la controparte e di come sono andati i primi giorni dopo la vittoria: “Ho molto apprezzato il gesto di Salvalaggio: è stato un signore a venire in municipio a stringerci la mano, ammettendo la sconfitta: questo pone le basi per un rapporto di cooperazione con la minoranza. Qualcosa a cui teniamo molto, perché il loro contributo sarà fondamentale nelle decisioni da prendere. Al momento- aggiunge Fedre – Salvalaggio è l’unico dell’opposizione che ho visto: non ho sentito nessun altro”.