Fra tessere di partito, simboli politici e foto di manifestazioni, la campagna elettorale a Gorla Minore, negli ultimi dieci giorni, è stata vivacizzata da accuse reciproche fra i due schieramenti sull’appartenenza politica dei candidati.
Eccoci ora ad un nuovo capitolo del dibattito: questa volta a prendere la parola è il sindaco Vittorio Landoni, che con orgoglio rivendica il percorso fatto in una vita di impegno politico e ribadisce come il suo gruppo sia libero dall’influenza di qualsiasi partito.
La candidata avversaria, Fabiana Ermoni, commentando le esternazioni dell’assessore Migliarino sul rischio di ingerenza dei partiti nelle decisioni del gruppo ‘Progetto per Gorla + Viva’, aveva puntato il dito sull’appartenenza politica di alcuni membri di ‘Per una comunità rinnovata’ inviandoci anche una foto che ritraeva il Sindaco in un corteo.
La replica di Landoni non si è dunque fatta attendere: “Innanzitutto ringrazio Fabiana Ermoni per avervi inviato una mia foto di partecipazione ad un evento nazionale: questo testimonia il mio impegno sociale e politico da sempre. Posso orgogliosamente dire che, all’età della candidata, il sottoscritto era già da 20 anni iscritto alla DC, avendo ricoperto cariche di segretario di sezione, segretario cittadino, vice delegato del Movimento giovanile a livello provinciale e componente dell’assemblea provinciale – racconta Landoni, che aggiunge – Inoltre ero già sposato con tre figlie: sapevo cosa significava partecipare alle varie istituzioni scolastiche e avere una moglie con un lavoro precario e quindi quanto era difficile affrontare certi problemi”.
Il Sindaco tiene a precisare alcune affermazioni fatte dalla candidata avversaria, in merito all’appartenenza politica dei membri di ‘Per una comunità rinnovata’: “Mi dispiace che la candidata abbia fatto nomi e cognomi di persone che si impegnate nella lista civica, ma rivelando poi di fatto di non conoscerne le storie: infatti Andrea Mazzocchin e Beatrice Bova non sono più iscritti da due anni al PD, mentre Giuseppe Migliarino si è reiscritto solo da qualche mese”. Il punto focale, secondo il Sindaco, non è però questo: “il tema non è l’appartenenza a un partito (perché di fatto solo 4 dei candidati sono iscritti a un partito), ma sono le modalità di presenza, di impegno sociale e di lavoro politico in paese: nessuno di noi rappresenta un partito politico, ma una personalità, un’esperienza. Il nostro Statuto, infatti, recita che le diversità culturali sono una ricchezza fondamentale nell’azione politica amministrativa del nostro paese: da questa concezione si parte per valorizzare, quindi, le persone e non le appartenenze. Infatti, posso tranquillamente affermare che fra i nostri candidati c’è chi ha votato Lega, chi il Movimento 5 Stelle, a dimostrazione di quella pluralità di pensiero e confronto su cui è basata ‘Per una comunità rinnovata’”.
Un modo di concepire la politica, secondo Landoni, diverso rispetto all’opposizione: “Al contrario, dall’altra parte, sembra si corra presso le sedi provinciali dei partiti per avere la possibilità di ottenerne strumentalmente i simboli e, in sostanza, barattando posti in giunta a seconda del peso elettorale. Noi invece crediamo che fare un marciapiede, o un’opera o un intervento sociale, non siano iniziative di destra o di sinistra, ma siano progetti da realizzare per i cittadini: per questa ragione noi restiamo aperti ai contributi che possano arrivare da tutti. La nostra lista civica è aperta a tutte quelle persone che vorranno darci una mano: abbiamo il dovere di guardare al futuro di Gorla e di Prospiano rispettando la sensibilità di ciascuno”.
Landoni conclude puntando lo sguardo agli assessorati, già annunciati da ‘Per una comunità rinnovata’ e, al momento, non ancora indicati da ‘Progetto per Gorla + Viva’: “Il segno tangibile di tutto ciò è avere già indicato ai cittadini i nomi degli assessori, prevedendo nell’arco del quinquennio anche qualche cambiamento, non soggetto al numero di voti di preferenza o di appartenenza partitica”.