Il tema sicurezza entra a gamba tesa nella campagna elettorale a Casciago.
Motivo scatenante, i furti compiuti nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 maggio.
Furti al plurale, perchè oltre al vetro spaccato in via Garibaldi, altre tre auto sono state danneggiate in via Campi Aperti, con furti di piccola entità (qualche moneta, caramelle e poco altro), ma il disagio e la rabbia di chi ha subito il danno sono evidenti.
Sui social si sono scatenati in tanti, soprattutto nel gruppo “Sei di Casciago se…”, con toni non sempre pacatissimi, come purtroppo succede spesso e volentieri. I due candidati sindaco in lizza, tirati in ballo da più parti, non sfuggono alle domande e spiegano la loro posizione.
Secondo il sindaco in carica, Andrea Zanotti, candidato con “La Civica” «a Casciago non c’è il Far West, questo deve essere specificato subito. Il territorio è controllato grazie alla vicinanza con i carabinieri di Varese che controllano il territorio e abbiamo la convenzione con la Polizia Locale di Varese che garantisce pattugliamenti continui. Questi episodi sono sgradevoli e odiosi, ma sono convinto che non siano le telecamere a poter risolvere il problema. Per installarle, abbiamo partecipato ai bandi (senza ricevere i finanziamenti) e ci riproveremo, nel progetto di riqualificazione dei cimiteri ne è prevista l’installazione per controllare le aree, ma il problema non è metterle o non metterle: il problema vero è gestirle. L’unica telecamera messa in paese l’ho messa io nel mio primo mandato: l’unica volta che sarebbe servita, non ha funzionato. In ingresso nel nostro paese, sulla rotonda dell’Esselunga, la strada è controllata grazie ad una telecamera di Varese: manca la parte bassa del paese, ma non mi pare che chi mi ha preceduto abbia messo tante telecamere, anzi…».
Di parere opposto è Mirko Reto, candidato sindaco della lista che riunisce Lega, Forza Italia, Casciago Cambia e Vivere Casciago e Morosolo: «Ci fossero state le telecamere, credo si sarebbero evitati episodi come quelli della scorsa notte. Nel nostro programma c’è come punto chiave quello di installare le telecamere nei quattro punti di accesso al paese, da Masnago, i due di piazza Cavour (via Anadiga e piazza De Gasperi) e da Calcinate del Pesce: potremo controllare i movimenti, ma anche verificare la regolarità di assicurazioni, revisioni e così via. Il nostro Comune può essere controllato di più e meglio rispetto a quanto fatto finora. Sfrutteremo i bandi a disposizione, regionali ma non solo. C’è la percezione che la microcriminalità sia in aumento e strumenti di deterrenza come le telecamere, ma anche l’aumento del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, sia importante e necessario. In tema di sicurezza abbiamo in programma parecchie idee, da corsi anti truffa per anziani e strati deboli della popolazione fino all’aumento dei pattugliamenti più capillari e puntuali».