A Samarate la polemica sulle donne telecomandate sembra non spegnersi: dopo gli interventi nell’ultimo consiglio comunale di Rossella Iorio e Alessandra Cariglino ed il ritorno di Eliseo Sanfelice dalla Terra Santa più crociato che pellegrino, il sindaco facente funzioni e la consigliera sono decise a ribattere alle nuove accuse sperando di chiudere la questione.

Le repliche di Sanfelice riconducevano tutta la polemica ed il fronte Cariglino-Iorio ad una strategia di alleanza nel caso di un ballottaggio tra Zocchi e Puricelli:«Noi abbiamo parlato non in veste dei ruoli che ricopriamo in politica, abbiamo risposto in quanto donne, Alessandra e Rossella».

«Non è campagna elettorale, questa: noi che siamo impegnate in politica portiamo avanti con impegno e difendiamo l’idea delle donne in politica. È una questione di principio che va al di là della questione politica», sostengono entrambe. Infatti, in riferimento al post incriminato, la Cariglino precisa:«Se avesse detto nome e cognome del destinatario della critica – perché il riferimento implicito era molto chiaro – sarebbe stato comprensibile perché si trattava di una critica all’operato della persona, invece si è riferito alle donne della politica cittadina». Dunque, se il pensiero di Sanfelice non fosse stato espresso in termini generali, abbracciando tutte le donne della politica samaratese, tutto ciò secondo loro non sarebbe accaduto? «No», rispondono fermamente.

Inoltre, agli attacchi politici riguardo al fronte sbagliato da cui difendere le donne, Rossella Iorio risponde così:«L’accusa non è calzata, ogni giorno per me è una battaglia in difesa dei diritti delle donne». Si dimostra poi strenuamente convinta della scelta di essere capolista di una lista civica, fuori dalla logiche dei partiti:«Io non mi nascondo assolutamente, tutti sanno che sono la segretaria del Partito Democratico. Detto questo, la scelta di portare una lista civica è stata dettata da un’esigenza di mettere al centro le persone e non i partiti: in “Progetto Democratico” ci sono diversi candidati che hanno aderito perché non se la sentivano di inserirsi in una lista politica come quella del Pd, non mi è sembrato il caso di aggiungere una sesta lista alle cinque già esistenti o impedir loro di non entrarci solo per questo motivo». «Riguardo alla decisione, da parte di Forza Italia, di correre da sola è scaturita perché non è stato trovato un accordo con il resto del centrodestra», conclude la leader di Forza Italia.

Dopo questa prima volta in cui hanno avuto la possibilità di trovarsi dalla stessa parte, in difesa della parità di genere a Samarate, Rossella Iorio e Alessandra Cariglino sono pronte a tornare ai rispettivi fronti politici sperando che una situazione del genere non si ripresenti.

 

di Nicole Erbetti