“Forestiero a chi?

La risposta arrivata dal gruppo consiliare Noi di Gavirate ha colpito il candidato sindaco Selvino Beccari. Quella parola è risuonata come un attacco alla serietà della sua candidatura.

« In riferimento alle asserite imprecisioni del candidato Sindaco Selvino Beccari, non si può non rilevare, che la roggia Molinara non esiste più da diversi anni e non vi sono acque che ne scorrano l’ alveo. E neppure, s’aggiorni l’amministrazione uscente,  mulini ad acqua funzionanti.

Le acque chiare che odorosamente confluiscono nel lago di Gavirate sono quelle del vicino troppo pieno e questo spettacolo, poco degno di una località a vocazione turistica come Gavirate,  è al cospetto di tutti.
O si vuole anche sostenere che in quel di Gavirate le acque nere viaggino separatamente dalle acque chiare e che la rete fognaria sia sdoppiata?

Si vuole sostenere senza vergogna  ed a dispetto dell’evidenza che l’impianto di sollevamento ex depuratore sia funzionante? Ma da quanto tempo non vi passa l’ amministrazione uscente? Effettivamente le erbacce sono un po’ alte.

Dobbiamo presumere che ogni volta che piove, l’ amministrazione uscente sia chiusa in casa e non veda che tracimino acque chiare ed acque nere riversandosi nel lago.

Pretesa utopistica  quella della manutenzione dell’impianto fognario ?
Fatte queste premesse la domanda che sorge spontanea è: ma chi sarebbe lo straniero?
Chi ha la consapevolezza che il problema delle fognature sia un problema fondamentale di salute pubblica; vera e propria emergenza  e che dovrebbe essere garantito il diritto alla salute come valore assoluto?
Ciò premesso,  non crediamo che sia  il candidato sindaco Selvino Beccari  lo straniero!

Straniera ed estraniata dal reale  è l’ attuale uscente amministrazione».

A stretto giro arriva la replica del candidato sindaco Silvana Alberio: « Non ho mai parlato di straniero ma di Forestiero…
E da quando dire forestiero vuole significare mettere in discussione la serietà di una persona e della sua  candidatura??? Più che legittimo candidarsi, ma sarebbe altrettanto legittimo informarsi per il bene del paese che si vorrebbe governare. Raccontare cose non rispondenti alla realtà non solo non è corretto, ma non fa onore a chi lo fa».