Riceviamo e pubblichiamo un intervento firmato da Matteo Sambo della lista “Buguggiate nel cuore”

“O come qualcuno ha scritto: Ilaria, Mai Sindaco”.
Ecco questa sarebbe una delle “volgarità” di cui siamo accusati dalla candidata sindaca della Lega Ilaria Mai.
Sono particolarmente toccato da queste affermazioni, pubblicate dal vostro giornale ieri, di accuse di concorrenza scorretta e maleducata.
In prima persona credo e continuo a ripetere che uno dei valori che caratterizza il nostro gruppo, oltre alla competenza, è lo spirito costruttivo, non distruttivo, e critico.  In quest’ottica si devono leggere tutte comunicazioni che stiamo distribuendo ai nostri concittadini. Bisogna sapere come stanno le cose davvero: non affermiamo mai il falso, tutto documentabile  e soprattutto guardiamo avanti.
Se parliamo dei fondi – opere compensative – non ricevuti da Esselunga, è solo per indicare che si deve fare un lavoro migliore nella ricerca delle opportunità che la provincia, la Regione, lo Stato, l’Europa o un privato ci danno. Non si può continuare a dire che “non ci sono soldi” se poi non si accede ai fondi per la ristrutturazione della facciata del Comune – dichiarati sul programma del 2014 come già ottenuti – perché non si dà seguito alla richiesta o alla procedura. Non c’è tempo? Bisogna trovare il tempo. Non ci sono le persone adatte? Bisogna far sì che ci siano persone più competenti. Si analizza il problema e si danno delle risposte.
Ed i toni usati da noi sono spesso “ironici”, forse questo li rendo non sempre immediatamente comprensibili.
Nella serata di ieri, grazie all’afflusso di (forse più di) 200 persone – sala gremita, mancavano posti a sedere – credo che non ci siano stati dubbi in merito.
Faccio della correttezza e dell’onestà intellettuale un credo. E quando ho avuto occasione non mi sono reso esente dal puntualizzare imprecisioni o aspetti mal descritte, dal presentare un gruppo eterogeneo ma coeso di Buguggiatesi doc o acquisiti come minimo da 12 anni, e quindi persone che vivono la realtà Buguggiatese tutti i giorni e partecipano alla vita del paese in maniera attiva, considerando il servizio alla comunità come un piacere, non un dovere.

Siamo orgogliosi di servire ai tavoli della festa del Paese, ma siamo arrabbiati perché l’amministrazione oggi non ci supporta, e lascia che le infrastrutture deperiscano. La questione sempre viva di Villa Scazza è un esempio di incuria: non possiamo solo dare colpa al deprezzamento del mercato degli immobili per una svalutazione di circa 1,350,000 euro in 15 anni, ma alla totale mancanza di manutenzione.

Se ci viene detto che è necessario un assessore esterno perché la legge non consente l’impiego di un professionista locale per conflitto d’interessi, ci domandiamo come sia possibile che ciò accada ovunque e soprattutto pretendiamo che “l’esterno” sia presente attivamente, non risulti assente il 40% delle riunioni di Giunta.

Se il sindaco uscente cita come grande risultato la firma della convenzione per la ristrutturazione di Cascina Martignoni, bisogna ricordare che è la terza convenzione che viene firmata, sempre dalla stessa amministrazione Leghista negli ultimi 15 anni, e che abbiamo un bene fatiscente che la Sovrintendenza delle Belle arti ha recentemente (1 mese fa) dichiarato da conservare, non, come dichiarato dalla Mai, solo per una questione paesaggistica.
Il nostro gruppo vanta competenze specifiche per ogni funzione da ricoprire: ingegneri, architetti, informatici, gestionali, tecnici, un insegnante, una infermiera, una dottoresse e scrittrice, il più grande esperto della storia del paese (Carabelli) e giovani di una maturità rara oggigiorno: il picco della serata è stata proprio quando, richiesto di parlare dei programmi specifici per i giovani, ho letto una lettera di Simone Cordaro cui è seguito un applauso scrosciante. Non vogliamo avere la presunzione di decidere per loro e di conoscere le loro necessità, vogliamo che si sentano liberi di parlare e dobbiamo dare loro gli strumenti per vivere il paese, ed il supporto necessario: un Consiglio dei Giovani, e un’aula studio per iniziare un percorso, perché una cosa è riportare il paese, oggi arretrato, alle condizioni del progresso attuale, e un’altra è fare in modo che sia un passo avanti, e i giovani vengano aiutati nelle scelte per le scuole successive o per la ricerca di lavoro attraverso sportelli specifici.
Mentre noi pensiamo a queste cose, discutiamo sul cosa sia più efficace e come completare la nostra offerta nella maniera più fattibile, veniamo accusati di fare una campagna elettorale scorretta. No grazie. È ora di cambiare, di dare opportunità a qualcun altro. Di provare a ricreare una comunità fatta di persone orgogliose di vivere a Buguggiate.