«È arrivato il momento di parlare di contenuti; primo punto: ambiente e lavori pubblici. Sabato 11 maggio aspetto gli altri candidati a “Pensieri in circolo” a Verghera per confrontarci su questo tema». Il guanto di sfida viene lanciato dal candidato di centrosinistra Tiziano Zocchi sulla Bacheca Civica di Samarate dopo le varie rinunce al dibattito pubblico organizzato per lunedì 13 maggio nella sala San Rocco di via Statuto. Su cinque candidati, solo due – Zocchi ed Alessandra Cariglino – hanno aderito all’evento organizzato dai giovani under 35 della comunità e moderato dal giornalista Roberto Morandi.

 

Le defezioni arrivate portavano con sé diverse spiegazioni: il fatto che nell’organizzazione della serata “Faccia a faccia per la Samarate di domani”  – all’interno del ciclo di incontri a sfondo politico “Ascolto, discuto e scelgo” organizzata dai giovani della parrocchia di Samarate e rivolti ai giovani under 35 – rientrassero due persone politicamente impegnate nelle liste “Noi per Samarate” e “Samarate al centro”, e la decisione di “spostare” la campagna elettorale in piazza, tra i cittadini, per non confinarla tra quattro pareti di una sala. Il confronto con i samaratesi, secondo chi ha rinunciato al dibattito, deve essere aperto e diretto.

Domenico Aiello, in conferenza stampa venerdì 19 aprile, aveva motivato la sua assenza così:«Non andrò al dibattito perché ha perso la sua serietà, mi spiego meglio: non ritengo utile partecipare ad una serata di dibattito dove il pubblico sarebbe composto solo da candidati o da loro simpatizzanti. Lo spostamento di voti è pari a zero. Se non fosse così, quello che abbiamo fatto quattro anni fa in Villa Montevecchio avrebbe avuto altri risultati. Preferisco un confronto diretto tra i cittadini, per le strade della città, facendo conoscere loro le idee di “Alternativa per Samarate” parlando con loro», conclude il candidato, riconoscendone l’utilità solo nel caso di un ballottaggio.

Mancherà anche Fortunato Costantino, M5S, che aveva risposto così a Don Alberto (il prete aveva concesso gli spazi della parrocchia per ospitare i vari incontri):«Considerando gli innumerevoli impegni di lavoro e famigliari che mi impediscono di poter esaudire a tutte le richieste di confronto, non potendo accontentare tutti, ho deciso insieme al mio gruppo M5S di non partecipare a nessun confronto, grazie ancora del suo gentile invito».

Ultimo assente Enrico Puricelli, candidato della coalizione di centrodestra, ha detto che non parteciperà perché non è nel loro stile di campagna elettorale.

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Considerato il quadro completo di un dibattito “ridotto” – che, comunque, si farà – un amareggiato Tiziano Zocchi ha commentato così:«Non giudico la campagna elettorale altrui, ma motivare la propria assenza al dibattito pubblico perché si vuole stare in mezzo alla gente è una scusa. Per un politico farsi vedere dalla gente esporre il proprio pensiero è importante, la si rende consapevole di quello che si vuole fare per la propria città. Le motivazioni pervenute mi hanno dato fastidio: se uno ha delle idee e le vuole esporre, qual è il problema? Sembra quasi che abbiano paura di farsi avanti di fronte ai cittadini. Al primo consiglio comunale in cui si dovranno presentare argomenti o bilanci negativi, con dei presenti giustamente tesi e arrabbiati – e io ne ho viste di sedute per nulla serene – cosa faranno? Non si presentano?».

Il candidato è, però, soddisfatto della partecipazione della Cariglino:«Alessandra Cariglino è una sfidante valida e cortese, sono sicuro che il dibattito sarà adulto e civile. La partecipazione al dibattito è anche un modo per ringraziare gli organizzatori, i ragazzi che nelle ultime settimane hanno pianificato le serate a sfondo politico rivolte agli Under 35 . Invece, hanno ricevuto solo critiche perché due di loro (Davide Macchi e Samuele Gallo) sono candidati al consiglio, quando comunque avevano chiesto a Morandi di moderare l’incontro: un ambiente neutro, insomma».

Per questo ha voluto stuzzicare gli sfidanti:«Vogliamo parlare di due argomenti specifici, per questo ho invitato gli altri candidati sabato 11, ci vorrebbe più serenità nell’esporre le proprie idee e nel parlare di politica samaratese. Bisogna essere semplici e diretti, questa è la mia idea di politica cittadina: i candidati che si confrontano apertamente in un clima di serenità, seduti al bar». Zocchi ha detto che in due gli hanno già risposto negativamente, commentando così:«Il problema non è dare una risposta negativa a me, è non partecipare al dibattito».

Chi ne esce veramente svantaggiato? Secondo Zocchi è il pubblico, i cittadini, che vengono privati dell’unica opportunità di vedere, per la prima volta, tutti i candidati in un dibattito e confrontarsi apertamente sui vari programmi elettorali. In una città come Samarate, in cui le liste ed i candidati sono tanti, per un semplice cittadino destreggiarsi tra i vari programmi, i gazebo nei quartieri e le molteplici serate di presentazione di lista può risultare difficoltoso: un dibattito a ridosso delle votazioni potrebbe rivelarsi un momento di confronto delle idee di ogni candidato e, perché no, magari anche un’occasione di modifica della propria simpatia elettorale.

Gli altri candidati come risponderanno alla provocazione di Zocchi? Il candidato li aspetta calorosamente a “Pensieri in circolo”, aprendo la partecipazione a tutti i samaratesi.

 

di Nicole Erbetti