Tra tutte le cinque liste della coalizione che sostiene l’aspirante sindaco Tiziano Zocchi, “Cambiare si può a Samaratte”, ci sono tre giovani studenti universitari armati di tanta passione e voglia di mettersi in gioco per il bene di Samarate.

Samuele Gallo, 23 anni e laureando in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, è un ragazzo competitivo interessato di politica e sport:«La politica è un dovere per ogni cittadino», afferma con sicurezza e decisione.

Annachiara Giovanditti, 21 anni, studentessa di Scienze e Tecniche Psicologiche all’Università degli Studi di Milano Bicocca, ama la pittura e la lettura, e vuole contribuire alla res publica di Samarate in quanto persona giovane e piena di entusiasmo.

Chiara Bosello, 20 anni, è studentessa di Scienze della Formazione Primaria all’Università Cattolica di Milano: ama lo sport, tra cui la ginnastica artistica, e stare con i bambini. Per questo pratica volontariato nell’oratorio cittadino.

Annachiara e Samuele appartengono alla lista “Noi per Samarate”:«Dopo un mio intervento nel momento del confronto durante una delle prime serate organizzate dai giovani under 35 a sfondo politico Rossella Iorio (la capolista di “Progetto Democratico”, ndr) si è avvicinata a me e mi ha chiesto se volessi entrare nel progetto ed in una delle cinque liste, così ho scelto “Noi per Samarate”», spiega Annachiara. Anche Samuele è contattato da un veterano della lista, Giuseppe Santangelo (candidato di “Noi per Samarate”), ed inizialmente aveva dato una risposta negativa:«Prima ero per il no ma, successivamente, ho visto un certo tipo di commenti e ho visto prendere piede a Samarate un certo tipo di volontà e di atteggiamenti che reputo estremamente negativi, come gli episodi di attacchinaggio da parte di Forza Nuova a Verghera, ho deciso di chiamare Pino e dirgli che ero disponibile a far parte di questa lista. Far politica è un dovere: difendere il mio paese da coloro che non hanno dei valori sociali, tra cui la tolleranza, credo sia dovuto». Invece Chiara ha una tradizione alle spalle che l’ha portata a scegliere di entrare in “Samarate città viva”, la lista storica della città:«Me lo ha proposto Stefanie Vismara, ma diciamo che è più una questione di sangue, mio padre è il fondatore della lista. Ne ho sempre condiviso tutti i valori ed adesso posso entrare a farne parte dato che ho la maggiore età: da una parte Stefanie, dall’altra una questione personale, e combinate insieme hanno contribuito alla mia candidatura».

In quali dei punti del programma si sono riconosciuti? «Abbiamo partecipato tutti alla stesura del programma, quindi in generale lo sentiamo nostro, in ogni caso “ambiente, diritti e solidarietà” che si leggono nel simbolo di “Noi per Samarate” raccontano un po’ ciò che ci sta a cuore. Personalmente sono molto legata alle proposte che riguardano il sociale, l’ambiente e l’ecologia», dice Annachiara. Samuele, poi, ma come anche le altre due, ha a cuore i punti legati ai giovani, «non perché lo ritenga un punto più importante rispetto agli altri, semplicemente mi riguardano più da vicino». L’educazione dei bambini è il fulcro di interesse di Chiara, nonché sua materia di studi universitari, che tiene molto alla realizzazione del consiglio comunale delle bambine e dei bambini «in modo che abbiano uno strumento per esprimere le proprie esigenze, dato che spesso non vengono presi in considerazione».

 

Un’esperienza da consiglieri comunali potrebbe arricchire sicuramente la formazione e la professionalità dei tre ragazzi, ma anche la stessa Samarate potrebbe trarre dei vantaggi dall’averli in consiglio:«Non è difficile dare di più di quanto sia stato fatto negli ultimi nove anni», la stoccata dura di Samuele, «alla prima riunione allargata, fatta con i cittadini, si è parlato di competenze,io credo che fino a questo momento abbiamo visto delle persone molto carismatiche ed eleganti, ma non basta certo essere eleganti o carismatici per essere un buon sindaco, bisogna avere delle competenze e dei buoni consiglieri comunali». «Noi giovani siamo il futuro di questo paese, sia di Samarate sia dell’Italia: darci la possibilità di sviluppare delle competenze per migliorare ciò che fino a questo momento non è andato bene credo sia quasi dovuto», concordano tutti e tre. Annachiara fa riferimento i tre principi di “Noi per Samarate”, «già abbastanza esplicativi di quello che si vorrebbe portare a Samarate», con alla base, però, come ricorda poi Chiara «delle competenze di un buon sindaco».

Di un’altra cosa sono certi:«Non è un impegno che si prende e si porta avanti solo nella durata della campagna elettorale, ma si deve prolungare nel tempo», continua Chiara. «È un dovere migliorare Samarate»: questa la missione dei giovanissimi di Zocchi. Spetta, dunque, ai cittadini decidere se dare loro la chance e la fiducia per entrare in consiglio.

di Nicole Erbetti

Un ringraziamento sentito, come sempre, ad Edoardo Severgnini, per la parte delle riprese e del montaggio del video.