«Il nostro è un risultato straordinario. Per una lista nata due mesi fa, ottenere 1600 voti è incredibile». Massimo Poliseno è entusiasta del risultato ottenuto, a livello personale e della sua lista ‘Cardano è‘. Nata dopo la frattura all’interno della sinistra di Cardano al Campo, la lista di Paola Torno ha ottenuto il 22% dei voti alle amministrative del 26 maggio. E Poliseno, con 315 preferenze, è risultato il candidato più votato nel comune. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:
È soddisfatto dell’andamento di ‘Cardano è’?
Moltissimo, si tratta di un risultato che va oltre ogni nostra e altrui aspettativa. È un progetto nato all’ultimo momento, dopo che il PD aveva deciso di sostenere Sergio Biganzoli insieme a Forza Italia. Altrimenti non sarebbe mai nato. Raccogliere il consenso di circa 1600 elettori cardanesi non era scontato; tra la preparazione della lista, la stesura del programma e gli adempimenti burocratici, ci siamo potuti dedicare alla campagna elettorale vera e propria in appena due settimane. C’è stato poco tempo per coinvolgere le persone. Ciò significa che, se avessimo avuto a disposizione tutto il tempo che hanno avuto altri, il risultato sarebbe potuto essere ancora più sorprendente.
Inoltre il fatto che siano state espresse poche preferenze rispetto ai voti totali sta a significare che la gente ha premiato oltre alle persone anche il nostro progetto. Un progetto di centrosinistra, fatto di tanti volti nuovi, senza collegamenti ai partiti tradizionali e con grande presenza di donne e giovani.
Quali sono stati gli errori del centrosinistra degli ultimi anni a Cardano?
Io da questo punto di vista posso parlare da cittadino e dire quello che ho osservato in questi anni. Posso rimproverare al PD di essere stato poco presente sul territorio. Poche iniziative pubbliche e troppa distanza con i propri elettori. Basti pensare che da anni non viene neppure più organizzata la festa dell’Unità che era comunque un momento di incontro tra il Partito Democratico e i cittadini.
Ma tutto questo rispecchia comunque le difficoltà del centrosinistra a livello nazionale. In tutti questi anni, a partire dal piano nazionale, il Partito Democratico si è appiattito sempre più sul dibattito interno tra correnti, invece di occuparsi del territorio e dei problemi concreti della gente, dimenticandosi – per quanto concerne Cardano – di dare sufficiente supporto all’azione amministrativa.
La divisione della sinistra cardanese ha permesso che vincessero Lega e Fratelli d’Italia. Era forse evitabile?
Sì, era evitabile. Qui ti rispondo con le stesse parole del presidente della Casa del Popolo Enrico Franzioni (padre di Andrea Franzioni il quale, in un appello firmato anche dall’ex sindaco Angelo Bellora, aveva dichiarato il suo appoggio a Sergio Biganzoli, ndr) che condivido in pieno. Sarebbe stato sufficiente che il PD, essendo la principale forza di centrosinistra a Cardano e uscendo da un’esperienza ventennale di amministrazione – invece che fare da stampella insieme a Forza Italia ad una lista di centro – si fosse proposto come elemento trainante di una lista di centrosinistra.
Da cosa dovete ripartire? Da un centrosinistra unito, o continuerete a essere separati al PD?
Io posso parlare a nome mio. È una riflessione che faremo noi di ‘Cardano è’; molti di noi non hanno nemmeno una tessera di partito. Per quanto mi riguarda, essendo un iscritto del PD, non posso che augurarmi l’unità del centrosinistra. E’ ovvio che questo è un obiettivo, ma che comunque ci sono ostacoli da rimuovere per poterlo raggiungere.
Quindi tu sei iscritto al PD? Perché il segretario Zocchi sostiene di no.
Sono iscritto al circolo PD di Busto Arsizio, dove è iscritto anche mio padre. Al momento delle sue dichiarazioni il segretario Zocchi probabilmente non lo sapeva. Credo che se glielo chiedeste oggi vi risponderebbe diversamente.